Vi siete mai domandati che cosa succede la mattina di Natale in casa Maigret? Be’, la signora Maigret sarà in cucina, affaccendata ai fornelli o intenta a controllare che tutto sia in ordine per il pranzo. Ma lui, il commissario? Si accende la pipa, osserva dalla finestra la neve che comincia a cadere. Magari vede qualcosa che lo incuriosisce, due donne che litigano, attraversano la strada e vengono... da lui? Il giorno di Natale? Chissà, sarà meglio chiamare il fido Lucas, di turno al Quai des Orfèvres. Ma no, andiamo! Maigret esagera; Natale è il giorno dell’amore, della bontà, nulla di male può accadere. Basta ascoltare i canti di Natale che le radio trasmettono di continuo per rallegrare i nostri cuori (vero capitano Maclain?); o leggere i biglietti di auguri, allegri, colorati, affettuosi (non è così Mr Campion?). Oppure assaporare (ehi, ci vada piano, monsieur Poirot!) quello squisito dolce di Natale... Ma davvero tutti questi simboli di gioia e spensieratezza possono nascondere qualcosa di sinistro? Certo. Come i racconti contenuti nella precedente raccolta Delitti di Natale hanno già dimostrato, i misteri si possono celare ovunque: e qui li troveremo in un giocattolo, nel campanile di una chiesa, in un treno che corre nella sera, in una scacchiera, perfino in un costume rosso da Babbo Natale... Auguri!
Gli autori e i racconti contenuti in questa antologia sono i seguenti: Georges Simenon, “Un Natale di Maigret” (pubblicato originariamente nel 1950); Baynard Kendrick, “L’enigma del canto di Natale” (1958); Margery Allingham, “La mattina di Natale” (1950); Cyril Hare, “La sorella Bessie” (1949); Damon Runyon, “Il Natale di Ballerino Dan” (1932); Agatha Christie, “L’avventura del dolce di Natale” (1960); Amelia Edwards, “L’espresso delle 4,15” (1867); Lennox Robinson, “Un paio di scarpe infangate” (1919); Edward D. Hoch, “Il mistero del campanile” (1977); Selwyn Jepson, “Di spada” (1938); Raymund Allen, “Un lieto fine” (1916).
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