MORTE A VELE SPIEGATE

Sette amici stanno trascorrendo una vacanza in barca a vela nei Broads, un intrico di laghi poco profondi e di ampi fiumi nell’entroterra del Norfolk, nell’Inghilterra orientale. Una mattina, mentre la barca sta veleggiando, il grasso e allegro proprietario dello yacht viene trovato morto al timone con un sorriso sulle labbra e una pallottola nel cuore. Gli altri passeggeri, che si trovavano tutti apparentemente sottocoperta, vengono sospettati di omicidio e costretti a convivere in uno spartano cottage fino alla soluzione del caso. Questa si dovrà all’impareggiabile Finbow, un funzionario statale in licenza da Hong Kong, che è stato prontamente convocato da uno dei sei ospiti. Al suo buonsenso, al suo acume e soprattutto alla sua profonda conoscenza dell’animo umano si contrappongono – con effetti di grande comicità – la sentenziosità e l’ottuso zelo del sergente Birrell, un tipo che ha letto qualunque cosa sia mai stata scritta sul crimine. Opera prima di un giovane scenziato, il romanzo (1932) è uno di quei perfetti congegni gialli tipici dell’epoca – dove però gli elementi psicologici e i condizionamenti sociali rivestono la stessa importanza degli indizi materiali – ed è sorretto da un’affascinante galleria di personaggi, alcuni dei quali incarnano classiche tipologie della Jazz Age, mentre altri riflettono la formazione dell’autore e le sue opinioni di carattere sociologico. 

Titolo originale: Death Under Sail
Traduzione: Tracy Lord

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