Miles Burton (1884-1964), pseudonimo dello scrittore inglese Cecil John Charles Street, ha firmato 140 mystery oltre a volumi di argomento politico e storico e ad alcune biografie. Fu ufficiale di carriera dell’esercito britannico prima di dedicarsi all’attività letteraria. Usando lo pseudonimo di John Rhode, esordì nella narrativa poliziesca nel 1924 con A.S.F. (The White Menace nell’edizione americana) a cui seguì The Paddington Mystery (1925), dove introdusse il personaggio del professor Lancelot Priestley che avrebbe poi conquistato grande popolarità grazie a The Murders in Praed Street (1928, I delitti di Praed Street – I bassotti n. 1). La sua prolificità – quattro gialli all’anno – lo indusse nel 1930 a prendere l’ulteriore pseudonimo di Miles Burton. The Hardway Diamonds Mystery fu il primo romanzo uscito sotto il nuovo nome, ma fu nel successivo, The Secret of High Eldersham, sempre del 1930, che fece la sua comparsa Desmond Merrion, un ex ufficiale dell’Intelligence inglese divenuto collaboratore di Scotland Yard. Questi è il protagonista, insieme all’amico ispettore Henry Arnold, di una cinquantina di romanzi, tra i quali Death in the Tunnel (1936, Nel buio della galleria) è considerato uno dei migliori.
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NEL BUIO DELLA GALLERIAIn un pomeriggio di novembre, l’affollato treno delle cinque, partito in perfetto orario dalla stazione londinese di Cannon Street, si dirige verso Stourford. Sul treno viaggia anche Sir Wilfred Saxonby, un ricco uomo d’affari della City che si è assicurato uno scompartimento di prima classe tutto per sé. Quando il treno si trova nel Blackdown Tunnel, il macchinista è costretto a effettuare una brusca frenata; il capotreno va a sincerarsi che tutti i passeggeri... |