Cameron McCabe (1915-1995), pseudonimo di Ernst Wilhelm Julius Bornemann, nacque a Berlino il 12 aprile 1915 in una famiglia agiata che possedeva un negozio di abbigliamento per bambini. Dotato di una straordinaria capacità di apprendimento e di una curiosità intellettuale fuori del comune, Bornemann ebbe la fortuna di incontrare personaggi di grande levatura che influirono profondamente sulla sua formazione: Bertolt Brecht, che gli trasmise l’amore per il teatro, Wilhelm Reich, grazie al quale maturò un interesse per la sessuologia, e l’etnomusicologo Erich von Hornbostel, che gli fece conoscere la musica jazz. Nel 1933, ricercato dai nazisti per il suo impegno politico nel partito socialista, fuggì a Londra dove ottenne asilo politico e anglicizzò il proprio nome in Ernest Borneman. Per testare la sua padronanza della lingua inglese decise di scrivere un romanzo, e fu così che nel 1937 vide la luce La ragazza tagliata nel montaggio (The Face on the Cutting-Room Floor). Autore di numerose sceneggiature per la radio, la televisione e il cinema, dal ’47 al ’49 fu a capo della sezione film dell’Unesco a Parigi. Dal 1960 in poi ritornò a occuparsi di sessuologia diventando anche presidente della Società tedesca di ricerche sessuologiche. Il 4 giugno 1995, a causa del fallimento di una relazione sentimentale con una donna di 38 anni più giovane di lui, si tolse la vita.
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LA RAGAZZA TAGLIATA NEL MONTAGGIOCameron McCabe, un personaggio del suo stesso romanzo, è un giovane dipendente di una società di produzione cinematografica londinese che viene incaricato dal produttore di “tagliare”, in fase di montaggio, tutte le scene nelle quali appare una giovane attrice in un film che è appena terminato. Come mai? Nessuno gli vuole fornire una spiegazione, e poche ore dopo la ragazza viene trovata morta nell’ufficio di un suo collega, il tecnico degli Effetti... |