Anita Blackmon

Blackmon Anita

ANITA BLACKMON (1892-1943) nacque ad Augusta, in Arkansas, e dimostrò fin dalla tenera età una propensione per la narrativa. Frequentò l’Università di Chicago e, trasferitasi prima a Little Rock, poi a St. Louis, si sposò nel 1920 con Harry Pugh Smith. Abbandonata la carriera da insegnante, decise di concentrarsi completamente sulla scrittura e pubblicò centinaia di racconti, spesso serializzati, su Love Story Magazine, Detective Tales, Arkansas Democrat, Arkansas Gazette e altri giornali pulp. Per il Doubleday Doran’s Crime Club Blackmon scrisse i suoi unici romanzi mystery, Murder à la Richelieu (1937) e There Is No Return (1938), anche conosciuto come The Riddle of the Dead Cats. Entrambi appartengono al genere “Had-I-butknown”, un modello narrativo inaugurato da Mary Roberts Rinehart che ben si adatta alla voce narrante della protagonista Adelaide Adams, una zitella un po’ ficcanaso, ma piena di humour e acume, che si ritrova suo malgrado coinvolta in omicidi e inquietanti disavventure. Benché la serie di Adelaide Adams non proseguì, in Murder for Pleasure Howard Haycraft incluse Anita Blackmon tra le dieci migliori scrittrici del genere “Had-I-but-known”. L’autrice morì il 23 febbraio 1943 a Little Rock.


L’ENIGMA DEI GATTI MORTIAnita Blackmon

L’ENIGMA DEI GATTI MORTI


Quando la zitella Adelaide Adams riceve dall’amica e rivale Ella Trotter una cartolina dall’altopiano d’Ozark, in Arkansas, capisce che qualcosa non va. Le sue parole fin troppo allegre e l’urgente richiesta di un libro sui fenomeni paranormali sono sospette e raccontano un soggiorno al Lebeau Inn davvero peculiare, cadenzato da incidenti Inquietanti e sedute spiritiche. Fautore e istigatore di ogni paranoia sovrannaturale tra gli ospiti è il professor Thaddeus...