Craig Rice (1908-1957), figlia di un pittore e di una “cosmopolita”, come amava definirsi la madre, era nata a Chicago. Della sua vita si sa molto poco: che il suo vero nome era Georgiana Ann Randolph, che ebbe tre figli e un numero imprecisato di mariti (cinque è la versione più accreditata) e che, dopo aver invano tentato di affermarsi come poetessa, scrittrice di romanzi letterari, testi radiofonici e reportage giornalistici, raggiunse il successo all’età di 31 anni con il giallo Eight Faces at Three (1939, Contro la legge). I personaggi del libro, il piccolo avvocato John J. Malone, il sanguigno press agent Jake Justus e la sua bellissima fidanzata (che in seguito sposerà), l’imprevedibile ereditiera Helene Brand, verranno ripresi in altri undici romanzi e alcuni racconti. Senza Malone e soci è invece uno dei suoi mystery più noti, Home Sweet Homicide (1944, Giallo in famiglia) ricco di elementi autobiografici. Nel gennaio 1946, all’apice del successo, la rivista americana Time le dedicò, primo scrittore di gialli in assoluto, la copertina come massimo esponente della categoria. Il 28 agosto 1957 Craig Rice venne trovata morta nel suo appartamento di Los Angeles, “apparentemente per cause naturali”, come scrisse Newsweek. Aveva 49 anni.